l’Ailanto, arbusto forte e resistente, chiamato anche “Albero del Paradiso”, considerato una delle piante più infestanti, si espande rapidamente creando confini e foreste interminabili, ricoprendo luoghi e architetture spesso abbandonati. Nell’intervento realizzato, l’immagine dell’arbusto, impressa con leggerezza sulla piccola porta in ferro, emerge quasi velata, incastonata in una cornice dorata. L’oro, sin dall’ epoca bizantina è stato considerato come il colore del sole, dell’incorruttibilità, della luce; come il varco di un giardino nascosto e prezioso, la piccola porta del borgo antico, diventa luogo e confine che si apre con delicatezza a processi di immaginazione. L’opera è un Invito ad osservare con sensibilità la natura potente delicata ed effimera al contempo, come la foglia oro che la tiene.